Favole e preconcetti velenosi
Il Principe Azzurro
Da Cenerentola alla Bella Addormentata nel Bosco, fin da Piccine ci è stato proposto che l'Amore assume la forma del Principe Azzurro, biondo, dagli occhi e dal mantello azzurri, rigorosamente in sella al cavallo bianco.
Ai maschietti dunque non rimarrebbe che essere belli, in forma, coraggiosi, dovrebbero saper "cavalcare", farsi la tinta e depilarsi e pure saper brandire spade lucenti, aspettandosi di incontrare splendide principesse altrettanto bellissime, snelle, dolcissime e remissive che chiedano di essere continuamente protette e portate via.
Poi ci chiediamo quali possano essere alcuni dei semi del Narcisismo Imperante nella nostra Società, germe di disagio e infelicità profonda e dal sapore amaramente vuoto delle nostre ultime Generazioni, oltre che una buona base per la dismorfofobia e i disturbi del comportanento alimentare...
E poi, qualcuno spiegherà a noi "umani", meno o per nulla rispondenti a questi rigidissimi criteri estetici, se anche a noi sia dato di poter trovare l'Amore!
Infine, perché mai dovrei desiderare che qualcuno mi salvi? Il mondo è davvero così pieno di persone che vorranno farmi male e io non saprò trovare le risorse per quietare i conflitti o far valere le mie motivazioni, condannata ad attendere che un’altra persona, ovviamente un uomo, e ricco, mi porti via (per andare dove)?
E perché, dovremmo desiderare di essere belli, ricchi e di prestigio per trovare una donna che si affida, appoggia, affloscia sempre sulle nostre spalle, senza potere sperare e desiderare una partner di pari valore, intelligenza, personalità originale e capacità di comprensione delle vunerabilità che ognuno di noi, uomini e donne, ha?
Si, certo, è solo una metafora che si basa però su un errore di attribuzione per cui "bello" fa pendant con buono.
E in effetti, letta così, cercare un partner buono sembra essere un buon suggerimento, sempre meglio che fare la corte alla strega o alla matrigna cattiva :)
Ma per quanto si tratti solo di una favola, lascia un segno forte nella nostra mente e può essere gravida di conseguenze inficiando le nostre ricerche della persona giusta per noi!
La Favola del Principe Azzurro descrive un Amore idealizzato e irreale.
Non ci sono giornate storte, non ci sono visi che si coprono di rughe, non ci sono sfortune di fronte alle quali stringersi, notti insonni da potersi condividere quando arrivano i bimbi, né pavimenti da passare, vetri da pulire o camicie da stirare (quello lo fa solo Cenerentola da nubile).
E l'Amore delle Favole è così per sempre, è destinato a permanere senza impegno, senza attenzioni reciproche, senza frustrazioni, senza cure e nutrimento costante.
E poi, è un Amore senza parole.
Non si nutre di racconti di sé e della propria storia, nè di espressioni chiare di desiderio. E' così e basta. Ci si capisce dal solo sguardo, come magicamente connessi, come se l'Altro fosse capace di leggere nella nostra mente senza necessità che gliela apriamo e rendiamo meno opaca (ma se a volte la nostra mente è opaca anche a noi stessi, come possiamo pensare ch l'altro riesca a capirla dall'esterno?).
Non serve dirlo, è ovvio
Un altro Mito interessante definisce che se è vero Amore, non serve dire all'altro quanto è importante per noi e quanto apprezziamo le sue caratteristiche. Ma se non glielo diciamo, come farà a saperlo? E se non ce lo dice, come possiamo saperlo noi?
E' un po' come quando chiedo ad un genitore o a un figlio se si dicano che si vogliono bene... "No, ma è ovvio".
Ah, sì? Come se le parole non avessero peso e significato...
Eppure il peso e il significato lo si sente subito se si prova a dirlo che si vuole bene senza esservi abituati... l'imbarazzo o le parole che si strozzano in gola segnalano che forse non è uguale dirlo o non dirlo, no?
E quando si dice "valgono i gesti, non servono le parole" non capisco bene perché non ci possano essere parole che sostengano e amplino il significato dei gesti...
Non è che semplicemente facciamo fatica a fare qualcosa che palesemente farebbe un gran bene?
Alzi la mano chi non prova alcun piacere nell'immaginare una persona amata che si avvicina, ti guarda negli occhi, ti abbraccia e ti dice che ti vuole tanto bene e che sei speciale per lei/lui...
Se mi amassi davvero lo capiresti da solo/a (ovvero il dono della telepatia)
Che peccato... questo Mito ha in sé una doppia fregatura:
- la prima è che ci fa credere che una persona non dotata di telepatia non potrà mai amarci davvero (quindi nessuno potrà amarci davvero perché nessuno sa leggere la mente degli altri senza che gli altri gliela spieghino),
- la seconda è che ci tinge dell'arroganza della convinzione che sia possibile per noi sapere e leggere la mente di chi amiamo senza che ci dica cosa desidera e che anzi, noi sappiamo cosa vuole davvero, anche se ci sta dicendo che vorrebbe il contrario!
E' vero che spesso, se conosciamo bene e da tanto una persona, è più facile che indoviniamo se un maglioncino possa piacergli o meno o che tra una tarte al limone e un muffin al cioccolato preferisca il secondo, ma potremmo davvero sapere se oggi è successo qualcosa sul lavoro o durante una telefonata con sua madre o sui social network e se abbia bisogno di essere lasciato in pace o di parlarne o di essere solo abbracciato o ascoltato senza commenti, se non ci dà alcuna indicazione?
Sapete quante cose interessanti si scoprono durante una Psicoterapia di Coppia! Perchè entrambi hanno pensato di sapere già tutto, mentre noi psicoterapeuti abbiamo imparato che nulla è mai scontato e non ci stanchiamo di fare un sacco di domande, perché nessuno di noi ha il dono della lettura della mente!
Un esempio:
"Amore, va bene per te se trascorriamo tutta la domenica insieme ai miei genitori?
"Va bene" e poi pensi "come cavolo gli verrà in mente che possa andarmi bene andare dai suoi quando avevo in programma di uscire pomeriggio con la mia amica che non vedo mai! non gli interessa niente, facciamo sempre quello che vuole lui, e sì che dovrebbe saperlo che non sopporto sua madre!"
invece che pensare: probabilmente si è dimenticato che vorrei incontrare la mia amica (a proposito.. glielo ho detto, vero?) e poi me lo sta chiedendo gentilmente e io ho tutta la libertà di dire che ho un'altra preferenza. Adesso glielo dico perché mica legge nella mia mente e non può saperlo se non glielo dico!
Se mi amassi davvero vorresti stare sempre con me!
In effetti, se state lontano tutta le settimana e durante il fine settimana il vostro o la vostra partner preferisce trascorrere tutto il suo tempo con i suoi genitori, con i suoi amici o facendo sport che non potete fare o avventurandosi per ore e ore in negozi che non hanno alcun interesse per voi, lasciandovi la cura esclusiva dei bambini, c'è da chiedersi perché non abbia desiderio di stare insieme a voi... Le Coppie chiedono nutrimento!
Ma se la persona che avete scelto apprezza il tempo trascorso insieme e a volte vi chiede gentilmente e concorda lo spazio vitale per fare una cosa che le o gli piace tanto fare e che la o lo fa star bene e pensate che il suo bisogno di autonomia sia in contrapposizione con l'Amore, potrebbe essere che il problema sia piuttosto una vostra difficoltà a fidarvi o il terrore antico di abbandono a farsi sentire?
Ognuno di noi ha bisogno di sentire che l'Altro si fida e ci lascia liberi di fare anche cose da soli ed esperienze che poi avremo piacere e desiderio di raccontarci, durante il tempo di condivisione e connessione che ci regaleremo vicendevolmente.