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Le coppie Infelici e l'Alchimia degli Schemi

 

Per comprendere meglio come mai qualcuno di noi sembra condannato a vivere la dimensione della Coppia Infelice, potremmo partire da una citazione dal film "Noi siamo Infinito" (Stephen Chbosky, 2012) in cui il Prof. Anderson risponde alla domanda di Charlie  con un'espressione profondamente suggestiva:

            "Accettiamo l’amore che pensiamo di meritare"

E allora torniamo indietro nel tempo.

Chi di noi (e qui potreste fare un salto nella sezione Schema Therapy per capire meglio la questione dell’Alchimia degli Schemi) ha vissuto esperienze sufficientemente supportive, ha ricevuto cure amorevoli, limiti ragionevoli tanto da sviluppare una buona capacità di autocontrollo e disciplina, stabilità di relazione, possibilità di previsione, sensazione di essere capaci, in diritto di esprimere liberamente emozioni, pensieri, attitudini senza doversi sentire mortalmente sbagliata/o o in colpa, avrà sviluppato pensieri che permetteranno di vivere la profonda convinzione di essere amabili, abbracciabili, degni di rispetto e comprensione, di essere capaci e autonomi e di avere il diritto di esprimersi.
Così sceglierà amici, partner, luoghi di lavoro con cui potrà sentirsi esattamente così.

Ma che succede se abbiamo avuto un genitore fortemente depresso? O un genitore soggiogato da una dipendenza? O collerico o incapace di esprimere affetto? O talmente ossessionato dal lavoro e dal successo da non riuscire a vederci? Oppure un genitore colmo di pretese perché tanto bisognoso di succhiare dai nostri successi per poter tenere a bada la propria autocritica tirannica? O anche semplicemente un genitore non tanto bravo a sintonizzarsi con i nostri bisogni emotivi profondi o che prova una certa antipatia per noi perché il nostro temperamento le/gli ricorda quello di qualcuno (per esempio i suoi stessi genitori o i suoceri) che lo/l’ ha fatto/a soffrire?

Qui, potreste vedere un video molto, molto significativo.
Fate un salto su YouTube per incontrare il Dr. Tronick, la Bimba e la Mamma con la Still Face?


https://www.youtube.com/watch?v=apzXGEbZht0

Il video che avete appena visto, e che ritrovate nella sezione precedente, è generosissimo di spunti.

Per chi è interessato a un approfondimento dei diversi passaggi, potreste leggere “Cercami su Instagram - tra Big Data, solitudine e iperconnessione” che ho scritto insieme a Mauro Berti, edito da Reverdito (2019).


Se all’inizio possiamo intravedere una bimba ottima candidata a cercare, costruire e nutrire assieme ad un’altra persona una Coppia Felice, nella parte della Still Face, troviamo tutte le reazioni emotive che lo sguardo assente e l’incapacità di sintonizzarsi possono  provocare in chi è piccolo. Immaginate se questo stato fosse continuativo e non solo un momento facilmente “aggiustabile”?


Ecco allora che capiamo facilmente che se ho vissuto con un genitore poco incline ad essere attento e caloroso con me e ho sofferto di questa condizione di deprivazione emotiva, potrei aver sviluppato l’idea che io ho qualcosa che mi rende profondamente poco interessante, poco amabile o lasciabile. Oppure maltrattatile, costantemente criticabile, incapace, impossibilitato ad esprimermi liberamente, a giocare spontaneamente, costretto e condannato a dimenticare i miei bisogni e desiderii pur di prendermi cura o compiacere l’altro…


E queste idee guideranno la mia ricerca dell’anima gemella che mi tratterà in armonia con le convinzioni profonde che avrò sviluppato  su di me in tempi lontani, confermando ogni volta quanto io sia inamabile, lasciabile, poco interessante, maltrattabile, trascurabile e così via...

Un Filtro di Ricerca Persone che, come un metal detector, si attiverà solo quando troverò qualcuno che mi ricordi, nello sguardo, nei gesti, nelle espressioni, nelle parole, ciò che ho già vissuto, mi sembra tanto familiare e ciò che corrisponde esattamente alle idee disfunzionali che ho di me, degli altri e del modo in cui si sta in relazione.


E’ così che se il mio Papà fosse stato assente, disattento, richiamabile solo se ero molto carina, quieta, disponibile, brava, ammirante, pena la perdita del suo sguardo, allora riuscirò a notare solo un partner che mi guarda, e poi non mi guarda più, mi guarda di nuovo e poi non più, a seconda che io continui o meno ad essere “abbastanza” carina, quieta, disponibile,  brava e ammirante (perfetta descrizione di una Dipendenza Affettiva che fa pendant con una Personalità Narcisistica).


E se mi avesse picchiata
a volte, cercherei qualcuno che mi sembra forte, perché potrei credere possa essere una persona che mi ama davvero perché è geloso e capace di proteggermi, ritrovandomi poi con qualcuno che perde le staffe e che mi picchia (quindi qualcuno che in quel momento è preda della sua rabbia, egocentrato, controllante, incapace di autocontrollo e che soffre di sensi di colpa successivi che non impediranno che la violenza si ripeta dopo due minuti).


E se mi fossi sentito distanziato, abbandonato da Mamma (bellissima e curatissima) a meno che io non Le dessi soddisfazione con i miei successi scolastici, accetterei di buon grado di accompagnarmi con una donna bellissima, curatissima (magari anche shopping compulsiva) che sarà particolarmente tenera e gentile solo quando le farò dei regali costosi.


Perché dovremmo accettare un Amore che ripercorre strade già battute?

Perché questo conosco, questo riconosco e questo credo di meritare.


Già, finché non andiamo a fondo alla questione, finché non aumentiamo la consapevolezza e decidiamo di non seguire la “chimica” velenosa (che ci fa credere che questo Copione sia Amore),  riconoscendo le connessioni con il passato, difficilmente riusciremo a vedere ciò di cui davvero abbiamo bisogno…


Niente paura, non siete soli :)

Noi psicoterapeuti siamo qui apposta!


E ora pensiamo che tutto ciò che ci siamo detti vale anche per il nostro o la nostra partner e, se siamo una Coppia Infelice, litigiosa, o violenta, o spenta, ci saranno un sacco di cose che potremo cambiare, riadattare, e un sacco di risorse che potremo attivare per renderci felici e capaci di buona comunicazione, sana e chiara. 

Oppure capiremo insieme che non si può continuare a stare insieme, ma senza che questo laceri ulteriormente il vostro cuore…


Coraggio!

Se siete una coppia felice, continuate a divertirvi!

Se non lo siete tanto, pensate che potreste diventarlo!